La tassa sulle auto aziendali potrebbe provocare un crollo del mercato del 16%. Impatto pesante anche sulle emissioni.
ROMA – La tassa sulle auto aziendali potrebbe provocare un crollo del mercato del 16%. Questo è il dato riportato da Il Sole 24 Ore che cita le stime aggiornate del Centro Studi Fleet&Mobility. A questi numeri, però, vanno anche aggiunte tutte le vetture dei noleggiatori a breve termine. Si tratta di una dotazione minore anche perché l’11% della loro attività è assorbita dalle attività a lungo termine.
Si apre, comunque, uno scenario molto critico per quanto riguarda l’economia del settore automobilistico. I costruttori solamente nell’ultimo periodo sono riusciti a riprendersi dopo anni di perdite che hanno portato alla chiusura di oltre 800 concessionarie nel nostro Paese.
300mila vetture in meno all’anno
Il Centro Studi nella relazione ha ipotizzato circa 300mila vetture in meno all’anno in caso di approvazione di questa norma. Gran parte delle aziende, infatti, prendono le auto a noleggio a lungo termine e con l’aumento delle imposte molto probabilmente il numero sarà poco meno di 800mila.
Cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle precedenti alla tassa con il milione abbondantemente superato anche se non abbiamo numeri ufficiali che ci possono confermare quanto detto.
Impatto pesante anche sulle emissioni
Da segnalare anche un impatto pesante sulle emissioni. Le nuove auto, infatti, sono inquinano in maniera minore a quelle obsolete. E proprio le vetture a noleggio sembrano essere le più efficaci con motori di ultima generazione.
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Aniasa, la flotta a noleggio si posiziona su valori inferiori anche del 70% rispetto alla media del parco circolante. Numeri che preoccupano e non poco per il rischio inquinamento in Italia. Ma il governo potrebbe modificare la norma in Parlamento per rendere più efficace un provvedimento che rischia di scatenare diverse polemiche.
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